Martina, affinché la tua morte non sia vana

È stata uccisa a 14 anni dal suo ex 19enne. Un'altra tragedia che ci interpella tutti: poteva essere nostra figlia.

Poteva essere mia figlia.

Poteva essere mia nipote.

Poteva essere mia sorella.

Poteva essere una mia alunna.

Poteva essere una mia amica.

Poteva essere una mia compagna di scuola, di classe, di banco.

Poteva essere una mia compagna di giochi, di sport, del tempo libero.

Nessuno di noi si deve sentire escluso.

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Martina poteva essere vicina a ognuno di noi.

Martina ci riguarda tutti.

E anche Alessio ci riguarda tutti.

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Tocca a ognuno di noi cogliere i segnali deboli e intervenire, prima che sia tardi e resti spazio solo per le lacrime, la rabbia, il senso di impotenza o i commenti sull’accaduto.

Tocca a ognuno di noi osservare, ascoltare, educare, intervenire.

Nessuno si deve girare dall’altra parte.

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Siamo onesti, la famiglia da sola non ce la fa.

I genitori da soli non ce la fanno.

E da soli non ce la fanno nemmeno gli insegnanti.

Da soli non ce la fanno neanche i poliziotti, i giudici né gli agenti di custodia.

Da soli non ce la fanno neppure gli assistenti sociali, gli psicologi, i medici, gli psichiatri, gli educatori e i volontari.

Ognuno deve fare la propria parte e farla insieme agli altri.

Ognuno con la forza dell’ascolto, del dialogo, del confronto della proposta costruttiva, dell’azione per il bene degli altri che poi è anche il mio.

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Basta accusare gli altri per assolvere me stesso.

Basta seminare tempeste.

Basta con la violenza in ogni modo espressa.

Basta dividere, essere irrispettosi, offendere, umiliare, irridere, urlare sempre.

Basta distorcere la verità per meschino tornaconto o speculazione.

Basta usare le parole come armi, uccidere con le parole.

Basta distrazioni e indifferenza.

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Ognuno di noi deve fare la propria parte, senza aspettare che siano gli altri i primi.

Adesso, subito e non in un “dopo” che diventa “mai”.

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Se non sarà così, su quelle armi, che spegneranno altre giovani vite, ci sarà anche la mia mano, le nostre mani.

E sarà più dignitoso il silenzio.

Anche tu fai la tua parte. Condividi con altri. Grazie!

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