Se avete già esplorato il nostro blog, avrete notato che l’idea di iGenitori consapevoli “nasce da ciò che ci sembra di aver capito”.
Eppure, con anni di esperienza nel rapporto genitori-figli, qualcuno potrebbe chiedersi:
“Ma se avete tanta esperienza, perché vi sembra soltanto di aver capito?”
La domanda è lecita. Ma fermiamoci un attimo e chiediamoci: quali sono le nostre certezze nell’educazione dei figli?
La consapevolezza di non avere certezze assolute
Pensandoci bene, anche nella vita quotidiana non abbiamo molte certezze.
Forse poche, ma solide. Speriamo non troppe e confuse.
Siamo genitori che imparano strada facendo, navigando tra le sfide educative quotidiane. I cambiamenti sociali sono veloci, le dinamiche familiari si evolvono, e il modo di educare deve necessariamente adattarsi.
Il vostro lavoro è rimasto identico a quello di qualche anno fa? Probabilmente no, perché tutto richiede un costante aggiornamento per non diventare obsoleti.
Lo stesso vale per il rapporto con i figli: ciò che funzionava con una generazione potrebbe non essere più valido per la successiva.
I figli crescono (e noi con loro)
Proprio come i capelli, i figli crescono giorno dopo giorno, quasi senza che ce ne accorgiamo.
Cambiano nel tempo, sviluppano nuove esigenze, nuovi modi di comunicare e di relazionarsi con il mondo.
Chi ha più figli con qualche anno di differenza lo sa bene: anche a distanza di soli cinque anni, i bambini appartengono a generazioni psicologicamente diverse.
Ecco perché è fondamentale che anche i genitori crescano con loro, aggiornandosi costantemente. Ciò che era valido oggi potrebbe non esserlo più tra pochi mesi.
Come possiamo educare al meglio?
Se nell’educazione non esistono certezze assolute, come possiamo affrontare il nostro ruolo di genitori?
Spesso, seguiamo il modello educativo dei nostri genitori. Oppure, se con loro non siamo andati molto d’accordo, scegliamo di fare l’esatto contrario.
Molti genitori procedonoper tentativi ed errori: se funziona, bene. Se non funziona… può essere complicato.
Il valore del dubbio per genitori consapevoli
Essere genitori consapevoli significa anche saper dubitare.
Non un dubbio paralizzante, che porta a non prendere decisioni o a delegare completamente l’educazione ad altri (insegnanti, allenatori, istruttori).
Ma un dubbio che porta a riflettere e a chiedersi:
“Perché mio figlio si comporta così? Cosa significa questo atteggiamento?”
Confrontarsi con altri genitori, educatori ed esperti è essenziale per acquisire nuovi punti di vista e non restare intrappolati nelle proprie convinzioni.
Se siamo pieni di certezze assolute, rischiamo di non fare il bene dei nostri figli.
Un percorso continuo
Essere genitori consapevoli significa accettare che l’educazione è un percorso in divenire, senza formule magiche o risposte definitive.
Continueremo a parlarne insieme, se avrai il piacere di seguirci.
Grazie!